PROGETTO GIG
Giovani in Giro
Alcol
Sai cos‘e‘?
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L’alcol etilico o etanolo è un liquido incolore, di sapore bruciante, che si produce dalla fermentazione degli zuccheri normalmente presenti nella frutta, nei cereali, nei semi e nei tuberi. La fermentazione è un processo chimico che viene scatenato dai lieviti, microrganismi presenti naturalmente sulla superficie del prodotto (come nel caso dell’uva) o aggiunti artificialmente dall’uomo (come nel caso della birra). E’ possibile concentrare l’alcol presente nella bevanda tramite il processo di “distillazione”, che porta alla produzione dei distillati. Le bevande alcoliche si possono dunque distinguere in quelle che contengono alcol nella concentrazione prodotta dalla fermentazione (vino, birra e sidri), e quelle ottenute dalla distillazione di liquidi alcolici, con un tenore alcolico generalmente assai superiore (liquori, acqueviti, superalcolici in generale). Le bevande alcoliche rappresentano da millenni un componente della dieta tradizionale mediterranea, ma il punto di vista medico-biologico è controverso. L’alcol infatti non è essenziale per l’organismo; anzi, se assunto in elevate quantità può risultare dannoso alla salute. E’ classificabile fra le cosiddette sostanze voluttuarie, cioè quelle che vengono introdotte nell’organismo perché ritenute “gradevoli”, che provocano sensazioni diverse dal solito e apparentemente positive, come il the, il caffè e il tabacco.
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La storia
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L’uomo convive con l’alcol da oltre 6000 anni. Questa lunga “convivenza” ha lasciato numerosissime tracce nell’arte, nella letteratura scientifica e nella cultura popolare. E' probabile che già i cacciatori e i coltivatori della preistoria fossero a conoscenza dell'effetto stupefacente dei frutti fermentati. Di certo così è nata l'arte di curare la vite e la semina dei cereali allo scopo di produrre bevande alcoliche. Vino e birra erano in uso nell'antico Egitto come offerte sacrificali agli dei e come medicamenti per gli uomini. Il Cristianesimo fece del vino un sacramento: simbolizza il sangue del redentore ed è parte integrante della comunione. Bevevano birra gli schiavi che costruirono le piramidi; gli antichi Greci adoravano Dionisio il Dio del vino e dell'ebbrezza; gli antichi Romani preferivano la degustazione continua, ma moderata… e fino a tutto il Medioevo il bere fino al tracollo era una cosa ovvia in tutto il territorio tedesco: la birra si produceva soprattutto nei monasteri ed era inoltre un elemento importante nella alimentazione quotidiana. L’alcol ha sempre avuto nella storia un significato ambivalente: è stato infatti considerato come cibo, fonte di vita, rimedio medico, oggetto di riti di iniziazione, simbolo di trasgressione e bevanda intossicante. Gli effetti nocivi dell’alcol sono conosciuti da molto tempo. Le modalità del bere e il tipo di bevande consumate hanno comunque subito notevoli trasformazioni nel corso della storia, con accelerazioni e stravolgimenti molto evidenti negli ultimi 50 anni. In Italia, nonostante la riduzione del consumo di vino negli ultimi vent’anni, questa è ancora la bevanda più consumata, seguito dai superalcolici e dalla birra.
Sai cosa fa?
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L'alcol ha un elevato potere calorico ma nonostante questo, dal punto di vista energetico non è un buon combustibile, perché brucia troppo rapidamente, sperperando una buona parte dell'energia sotto forma di calore. L’alcol ha un elevato potere ingrassante, perciò se le sue calorie sono aggiunte a quelle normalmente contenute nella dieta, si favorisce l’aumento di grasso nei tessuti e quindi l'obesità, specialmente nelle persone tendenzialmente predisposte. Una giusta quantità di vino o di birra durante i pasti può avere effetti benefici, ma l'abuso causa con il tempo varie complicazioni.
Dopo essere stato ingerito, l’etanolo passa dal tubo digerente alla corrente sanguigna, viene assorbito totalmente e in modo estremamente veloce (dai 15 ai 40 minuti) dai tessuti, specialmente dal cervello, dove raggiunge una concentrazione simile a quella ematica. La sua presenza nel sangue è riscontrabile entro 5 minuti dall'ingestione e raggiunge la massima concentrazione in un tempo compreso tra i 30’ e le 2h. I primi distretti ad essere interessati dalla diffusione dell'alcol sono il sistema nervoso centrale e subito dopo il fegato, i reni, il cuore. In un secondo tempo vengono interessati anche i muscoli e il tessuto adiposo, nel quale l'etanolo tende a depositarsi; per questo le persone grasse possono avere una maggior resistenza alla sostanza di quanto dimostrino di avere le persone magre. Il 90-95% dell'alcol ingerito viene degradato soprattutto a livello del fegato, e questo processo causa la formazione di composti dannosi per l'organismo. La sostanza non metabolizzata viene eliminata, principalmente attraverso i reni e i polmoni, ma piccole quantità possono comparire anche nella saliva, nel sudore, nelle lacrime, nella bile, nel succo gastrico e nel latte.
Lo stato di ipersensibilità che alcuni soggetti hanno nei confronti dell’alcol si spiega in parte con la variabilità del sistema enzimatico che interviene nella metabolizzazione dell’etanolo: in queste persone l’ingestione di dosi anche piccole di alcol causa rapidamente rossore al viso, capogiri e nausea.
Nella donna la quantità di alcol metabolizzato è di 4 volte inferiore a quella dell’uomo, perciò l’etanolo immesso nel circolo ematico è nettamente superiore nel sesso femminile a parità di quantità ingerita.
Effetti
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L'alcol ha un effetto calmante, mentre in dosi ridotte provoca un senso di eccitazione. Ci si sente leggeri, rilassati, caldi e a proprio agio; si diventa euforici, disinibiti e la lingua si scioglie; diminuisce la disposizione e la prontezza all'autocritica nel giudicarsi. La perdita delle inibizioni e dell'autocontrollo portano spesso a comportamenti aggressivi e aumentano la predisposizione agli atti di violenza. In stato di ebbrezza il coordinamento dei movimenti è disturbato, diminuiscono la prontezza di riflessi e la sensibilità al dolore. In caso di intossicazione acuta (ingestione di forti dosi di alcol) si possono avere una serie di sintomi che vanno dalla semplice ebbrezza al coma; fatta eccezione per i casi più gravi, l'intossicazione acuta (sbornia, ubriacatura) si risolve spontaneamente entro 12-24 ore. Ecco le diverse fasi:
· Ebbrezza, euforia, sensazione di benessere, scarso autocontrollo, riduzione delle capacità di giudizio, disinibizione con espressione più marcata di alcuni aspetti del carattere (tristezza, irritabilità, socievolezza).
· Depressione del sistema nervoso centrale con mancanza di lucidità, torpore, rallentamento ideomotorio, perdita di coordinamento dei movimenti, andatura barcollante.
· Induzione del sonno con rapida alternanza tra le diverse fasi e maggior durata dello stadio profondo. Al risveglio ci si sente intontiti e, talvolta, non si ricorda ciò che è accaduto durante la sbornia.
· Depressione respiratoria con perdita di conoscenza e coma. Questa eventualità fatale dipende dalla quantità di alcol ingerita ma anche dalla tolleranza del singolo individuo.
L’alcol ha numerosi effetti acuti e cronici sull’organismo: provoca vasodilatazione cutanea, con perdita di calore (che dà la tipica sensazione di calore) e abbassamento della temperatura corporea (ipotermia); a livello cardiaco provoca aritmie e a lungo andare può portare a una cardiomiopatia; provoca aumento della pressione sanguigna.
In bevitori cronici si osserva malassorbimento a livello intestinale e diarrea. I maggiori effetti tossici si osservano nel fegato e a lungo andare diventano irreversibili (necrosi dei tessuti e cirrosi epatica). Sia l’esposizione acuta che cronica all’alcol provoca impotenza nell’uomo; in donne alcoliste è stata segnalata una diminuzione della libido, della lubrificazione vaginale e alterazioni del ciclo mestruale.
L’assunzione di alcol durante la gravidanza provoca effetti tossici gravi sul feto. Nel primo trimestre aumenta significativamente il rischio di aborto spontaneo.
Occhio però!!
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Quando l'assunzione di alcol è eccessiva e prolungata nel tempo (intossicazione cronica) si manifestano, nell'arco degli anni, una serie di effetti tossici a carico di tutto l'organismo. S'instaura una dipendenza fisica: le cellule, soprattutto i neuroni, necessitano di etanolo per continuare a svolgere normalmente le loro funzioni. Smettere è possibile ma comporta il superamento della crisi d'astinenza; continuando a bere, d'altra parte, si va incontro ad un lento ma inesorabile decadimento di tutti gli organi vitali. Inoltre molti dei danni causati dall'abuso di alcol non sono reversibili, cioè non guariscono una volta che ci si è disintossicati. La voglia di bere e la ricerca continua di alcol sono tipici segni di dipendenza psicologica (che si osservano anche nelle dipendenze da altre droghe).
Rischi
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...E ora tutelati!
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Ø Evita di bere a stomaco vuoto e tieni conto che l'assorbimento dell'alcol è rallentato da alcuni alimenti, come formaggio, carne e uova.
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Ø Evita in modo tassativo di assumere alcol se stai usando psicofarmaci, una quantità innocua di entrambi può trasformarsi in una miscela molto pericolosa.
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Ø Evita di assumere alcol se stai usando farmaci, l'associazione altera l'effetto del farmaco e aumenta la pesantezza degli effetti collaterali.
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Ø Evita in modo tassativo di bere alcolici se hai patologie al fegato, al tubo digerente o al cuore.
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Ø Prima di metterti alla guida dopo aver bevuto aspetta! Un semplice bicchiere può alterare significativamente i riflessi.
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Ø Bevi molto lentamente, la sbronza infatti è lenta a sopraggiungere; il fegato deve avere il tempo di filtrare per cui gli effetti non arrivano subito ma progressivamente.
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Ø Non mixare gli alcolici perché in questo modo aumentano di molto gli effetti spiacevoli.
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Ø Cerca di non mixare alcol con altre droghe, aumentano esponenzialmente gli effetti collaterali. Se mixato con neurodeprimenti (es. ketamina, oppiacei) aumenta il rischio di deprimere eccessivamente il SNC. Se mixato con eccitanti (es. speed, MDMA) è più facile raggiungere il coma etilico ed esasperare gli effetti negativi delle altre sostanze.
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Ø Se sei incinta evita di bere, l'uso massiccio di alcol può causaree al feto la sindrome alcolico-fetale che provoca nel bambino insufficienza mentale permanente e diversi altri problemi psicofisici.
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Ø In caso di intossicazione grave prenditi un caffè: è utile per contrastare la depressione dei centri respiratori, ma non gli altri effetti dell'alcol.
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Ø Se decidi di bere usa la testa, ci guadagna la salute e l'estetica.
… E SE QUALCUNO SI SENTE MALE…
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Portalo in un posto fresco, rinfrescalo con panni bagnati e cerca di fargli bere acqua e sale per contrastare la disidratazione, se la situazione non migliora chiama subito l'ambulanza e spiega ai medici cosa è successo e (se lo sai) cosa ha assunto.
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Sfatiamo i luoghi comuni!!
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L’alcol rende sicuri e aiuta a socializzare
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Non è vero!! L’alcol disinibisce, eccita e aumenta il senso di socializzazione anche nelle persone più timide salvo poi, superata tale fase di euforia iniziale, agire come un potente depressivo del
sistema nervoso centrale. È’ inoltre da sottolineare che la “sicurezza” non vigile e senza il pieno controllo del comportamento si accompagna ad una diminuzione della percezione del rischio e delle sensazioni di dolore rendendo più vulnerabile l’individuo alle conseguenze di gesti o comportamenti potenzialmente dannosi verso se stessi e verso gli altri.
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Il vino fa buon sangue…
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Non è vero!! Il consumo di alcol può essere responsabile di varie forme di anemia e di un aumento dei grassi presenti nel sangue.
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L’alcol dà forza…
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Non è vero!! L’alcol è un sedativo e produce soltanto una diminuzione del senso di affaticamento e della percezione del dolore. Inoltre solo una parte delle calorie fornite dall’alcol possono essere utilizzate per il lavoro muscolare.
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L’alcol aiuta la digestione…
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Non è vero!! La rallenta e determina un alterato svuotamento dello stomaco.
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L’alcol dà calore…
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Non è vero!! In realtà la dilatazione dei vasi sanguigni di cui è responsabile produce soltanto una momentanea e ingannevole sensazione di calore in superficie che, in breve, comporta un ulteriore raffreddamento del corpo e aumenta il rischio di assideramento, se fa freddo e si è in un ambiente non riscaldato o all’aperto.
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L’alcol aiuta a riprendersi da uno shock…
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Non è vero!! provoca la dilatazione dei capillari e determina un diminuito afflusso di sangue agli organi interni, soprattutto al cervello.
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Le bevande alcoliche sono dissetanti…
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Non è vero!! disidratano: l’alcol richiede una maggiore quantità di acqua per il suo metabolismo in quanto provoca un blocco dell’ormone antidiuretico, quindi fa urinare di più aumentando la sensazione di sete.
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La legge
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La normativa attuale italiana stabilisce come valore limite legale il tasso di alcolemia di 0,5 g/litro: guidare un veicolo oltre questo limite - e quindi in stato di ebbrezza - costituisce un reato, punito, oltre che con la perdita di 10 punti della patente, con le severe sanzioni previste dagli articoli 186 e 186 bis del Codice della Strada:
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Guida con tasso alcolemico compreso tra 0,5 e 0,8 g/l
- ammenda da 500 a 2000 euro,
- sospensione patente da 3 a 6 mesi.
Guida con tasso alcolemico tra 0,8 e 1,5 g/l
- ammenda da 800 a 3200 euro,
- arresto fino a 6 mesi,
- sospensione patente da 6 mesi ad 1 anno.
Guida con tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l
- ammenda da 1500 a 6000 euro,
- arresto da 6 mesi ad un anno,
- sospensione patente da 1 a 2 anni,
- sequestro preventivo del veicolo,
- confisca del veicolo (salvo che appartenga a persona estranea al reato).
La patente di guida è sempre revocata quando:
- il reato è stato commesso da conducente di autobus o di veicolo destinato al trasporto merci (con massa complessiva a pieno carico superiore alle 3,5 t),
- in caso di recidiva biennale (cioè se la stessa persona compie più violazioni nel corso di un biennio).
La revoca della patente viene inoltre disposta quando il conducente, con tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l o sotto l'influenza di droghe, ha provocato un incidente.
Le pene previste dall'articolo 186 comma 2 e 186 bis comma 3 del Codice della Strada sono raddoppiate se il conducente in stato di ebbrezza provoca un incidente stradale (in questo caso è disposto il fermo amministrativo del veicolo per 180 giorni, salvo che appartenga a persona estranea all'illecito).
Rifiuto di sottoporsi all'accertamento alcolimetrico
L'accertamento alcolimetrico è eseguito attraverso uno strumento chiamato etilometro che misura la quantità di alcool contenuta nell'aria espirata. L'esame viene ripetuto due volte, effettuando due misurazioni successive a distanza di 5 minuti l'una dall'altra.
Il rifiuto di sottoporsi all'accertamento del tasso alcolemico è reato ed è punito, oltre che con la perdita di 10 punti della patente di guida, con le stesse pene previste per chi guida in stato di ebbrezza con tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l.