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DOPING

Sai cos‘e‘? + Storia

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La prima definizione ufficiale di doping adottata dal Comitato Internazionale Olimpico (CIO) risale al 1963 e recita : “il doping è la somministrazione ad un soggetto sano o l’utilizzazione fatta dal soggetto stesso, con qualsiasi altro mezzo, di una sostanza estranea al suo organismo. E questo con il solo scopo di aumentare artificialmente ed in maniera sleale la prestazione del soggetto in occasione della sua partecipazione ad una competizione.”

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L’origine della termine doping rimane tuttora controversa. Secondo alcuni deriva da un’usanza di popolazioni africane come i Cafri, i quali nel loro idioma definivano “dop” una bevanda eccitante assunta durante cerimonie sciamaniche. La parola doop indicava una mistura con effetti stimolanti utilizzata nel XVII secolo dai pionieri olandesi impegnati nella costruzione della Nuova Amsterdam, l’attuale Manhattan. Il verbo inglese "to dope" si diffonde agli inizi del secolo scorso, con il significato di “drogare” nel senso che gli si attribuisce nel mondo delle corse dei cavalli, ai quali, in quel periodo, veniva somministrata una miscela di oppio e tabacco.

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L’assunzione di sostanze farmacologicamente attive con lo scopo di migliorare le prestazioni muscolari è una pratica utilizzata da millenni, ma è con la reintroduzione delle moderne Olimpiadi che si assiste alla ripresa della pratica del doping fino all’ esplosione del fenomeno negli anni Ottanta del secolo scorso con la grande diffusione dell’uso di steroidi anabolizzanti in molte discipline sportive e nel mondo delle palestre di body-building.

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Se nello sport professionistico possono essere individuati grandi interessi economici che spingono gli atleti verso il doping, nella nostra società è l’enfatizzazione di modelli estetici e sociali che premiano solo le figure vincenti a favorire l’abuso di farmaci e integratori dietetici. Attualmente, poi, esiste un doping “estetico” che nasce dall’ esasperazione culturale e mediatica del corpo e che porta a far uso di sostanze di ogni genere per aumentare le masse muscolari o per perdere peso, imitando stereotipi maschili o femminili proposti dal mondo dello spettacolo.

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Mentre sui giornali ed in televisione trovano molto spazio i problemi di doping dei campioni che fanno notizia quando vengono trovati positivi ai controlli, scarsa attenzione viene posta alla ben più vasta popolazione di consumatori di sostanze dopanti, costituita prevalentemente da atleti amatoriali, da componenti di squadre giovanili e da frequentatori di palestre di fitness.

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Il mercato del doping è di tale vastità che si può solo formulare una stima approssimativa delle sue dimensioni. Ciò che preoccupa maggiormente è il crescente interesse delle organizzazioni criminali nel commercio illegale delle sostanze dopanti. Prendendo come indicatore indiretto del consumo di farmaci doping i sequestri e le indagini giudiziarie, il fenomeno appare in notevole crescita.

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Nella nostra società dipendenza dalle droghe classiche e doping si stanno manifestando con percorsi sempre più simili e vanno combattuti con le stesse armi.

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Numerosi studi hanno chiarito come si possa manifestare una vera e propria dipendenza dal doping. In particolare alcune sostanze, come gli steroidi anabolizzanti, hanno dimostrato di esercitare numerose azioni sul cervello.

La maggior parte degli steroidi acquistati nelle palestre sono falsi o contraffatti.


I falsi contengono pochi steroidi o nessuno ( anche se possono contenere altri farmaci) o differenti da quelli citati sull’ etichetta. Prodotti contraffatti sono illecitamente fabbricati e venduti come veri e propri farmaci

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Effetti

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Per ogni famiglia di sostanze dopanti esistono effetti specifici. 

I corticosteroidi, o steroidi corticosurrenalici, sono ormoni prodotti a livello delle ghiandole surrene. Alcuni di essi, detti glucocorticoidi (cortisolo, cortisone e corticosterone) vengono prodotti dall’ organismo in condizioni di stress, innalzando la glicemia attraverso la distruzione delle proteine e stimolando il deposito di glicogeno nel fegato.

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Si tratta di farmaci che possono comportare gravi effetti collaterali che dipendono sia dalle dosi sia dalla durata del trattamento. Se la somministrazione di dosi eccessive di cortisonici viene protratta nel tempo, si possono verificare aumento significativo del peso, riduzione della massa muscolare, iperglicemia (eccesso degli zuccheri nel sangue), osteoporosi (indebolimento della struttura ossea), ma anche ulcere gastriche, disturbi psicotici, squilibri elettrolitici (ritenzione di sodio e perdita di potassio), ipertensione e maggiore vulnerabilità alle infezioni.

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I diuretici sono farmaci che aumentano la diuresi, favorendo l’eliminazione di acqua e sali. Il loro effetto principale consiste nella diminuzione dei liquidi in circolo e, conseguentemente, nella riduzione della pressione sanguigna. L’abuso di questi farmaci in soggetti con normale equilibrio idro-salino può determinare notevoli perdite di liquidi e sali; le perdite di potassio (ipopotassemia) causate da alcuni diuretici con possibilità di gravi aritmie e arresto cardiaco

 

L’eritropoietina (EPO) é un ormone prodotto dai reni e in misura minore dal fegato e dal cervello, che ha come funzione principale la stimolazione della produzione dei globuli rossi (eritropoiesi). L’EPO in tutte le sue forme è molto utilizzata come doping degli atleti, in particolare negli sport di fondo. L’EPO innalza il numero dei globuli rossi nel sangue, conseguentemente ne aumenta la viscosità e si associa ad aumentata tendenza alla trombosi. Ne deriva ipertensione e, con la disidratazione associata all’ esercizio fisico intenso, un notevole rischio di malattie cardiovascolari come infarto del miocardio e ictus cerebrale.

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Il fattore di crescita insulino-simile di tipo 1 (Insulin-likeGrowthFactortype 1, IGF-1) viene prodotto dal fegato in risposta alla secrezione dell’ormone della crescita (GH). Il GH esercita la maggior parte delle sue azioni anabolizzanti attraverso l’IGF-1.Poiché è il principale mediatore dell’attività dell’ormone della crescita, è ragionevole pensare che molti degli effetti a lungo termine siano simili. Non è, quindi, da escludere che l’uso prolungato, magari a dosi superiori a quelle studiate, da parte degli sportivi possa causare l’acromegalia con tutti i suoi sintomi (vedi ormone della crescita).

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L’insulina é l’ormone prodotto dal pancreas in risposta all’ aumento del livello di glucosio nel sangue (glicemia) dopo i pasti. Gli effetti attribuibili a questo ormone sono tantissimi: rottura dei globuli rossi (anemia emolitica), aritmia associata a ipoglicemia, difetto di funzionamento del muscolo cardiaco (cardiomiopatia), ritenzione di liquidi (edema), aumento di peso, tossicità epatica, danni neuronali irreversibili.

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Gli agonisti adrenergici beta-2 sono farmaci che possiedono alcuni effetti dell’adrenalina.. A livello cardiaco possono causare tachicardia, palpitazioni fino a casi di aritmia e angina pectoris. Non raramente si possono verificare ipotensione, mal di testa, eritemi, ma anche tremore, insonnia, allucinazioni visive, iperglicemia ed orticaria. L’abuso da parte degli atleti riguarda in particolare il clenbuterolo per via orale.

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I beta-bloccanti sono farmaci molto utilizzati per il trattamento di numerose patologie cardiovascolari poiché agiscono diminuendo la forza e la frequenza di contrazione del cuore.

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Il rischio maggiore che deriva dal loro impiego in soggetti sani sottoposti alle sollecitazioni estreme dello sport agonistico è costituito dal rapido rallentamento del battito cardiaco, da cui può derivare anche un arresto cardiaco.
La creatina è una sostanza prodotta normalmente da fegato, reni e pancreas. 

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La creatina si distribuisce per il 95% nei muscoli, dove è convertita in fosfocreatina, composto altamente energetico che fornisce energia di pronto uso per la contrazione muscolare. Se l’assunzione di dosaggi non elevati di creatina per brevi periodi sembra essere sicura e ben tollerata, per la somministrazione cronica ad alte dosi sono stati ipotizzati diversi effetti pericolosi, quali reazioni gastrointestinali, effetti sulla funzionalità renale, crampi muscolari e infortuni muscolo-tendinei, disidratazione, soppressione della sintesi endogena di creatina, effetto cancerogeni

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