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Eroina

Sai cos‘e‘?

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L'eroina è una droga illegale che dà forte assuefazione. E' l'oppiaceo più diffuso: è ricavata dalla morfina, una sostanza naturale estratta da alcune varietà di piante di papavero (Papaver Somniferum). L’eroina che si acquista sul mercato illecito è una polvere che si presenta fine o in piccoli granuli, di colore dal bianco al marrone chiaro, di odore leggermente pungente e dal sapore amaro, costituita in realtà da una miscela di sostanze (tagli) la cui composizione è molto variabile. Viene solitamente iniettata, sebbene ultimamente si sta assistendo a un aumento di consumatori che la inalano, la fumano o la associano ad altre sostanze come la cocaina (speedball). La percentuale di eroina contenuta nella "dose" o "bustina" può variare notevolmente a seconda del numero di passaggi intermedi dal produttore al consumatore e quindi dei relativi tagli a cui è soggetta: si va da più del 50% a meno dell’1%, in media si aggira attorno al 10%. A causa di questa notevole variabilità il consumatore non ha alcun modo di sapere la quantità di eroina pura che sta per assumere.

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La storia

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La vera storia dell’eroina è venuta recentemente alla luce dopo che nel 1990 la Bayer, la casa farmaceutica che la mise in commercio, rese di pubblica consultazione i propri archivi storici. La sintesi della diacetilmorfina, nome chimico dell’eroina, avvenne nel 1874 ad opera di un chimico chiamato Wright, anche se allora ne fu decretata l’inutilità clinica e per diversi anni la diacetilmorfina e Wright vennero dimenticati. La seconda nascita della diacetilmorfina è il 21 agosto 1897 ad opera del chimico della Bayer Felix Hoffmann, lo stesso che neanche due settimane prima sintetizzò la molecola dell’aspirina. L’idea iniziale era quella di ottenere un pro­dotto che migliorasse la funzione respiratoria e calmasse la tosse. Tra il 1899 e il 1905 venne­ro pubblicati 180 lavori clinici sull’eroina e la grande maggioranza degli studi la giudicò positivamente. Il suo uso clinico venne esteso ben oltre le patologie respiratorie: secondo la letteratura medica di allora l’eroina aveva svariate indicazioni negli adulti, nei bambi­ni, addirittura nelle donne gravide. Nel 1899 la Bayer la esportava in ventitre paesi. Oggi l’uso medico dell’eroina è legalmente autorizzato solo in Inghilterra, Belgio, Canada, Irlanda, Malta e Svizzera. Sulla base di severi studi clinici è stato concluso che l’attività analgesica dell’eroina non è superiore a quella di altri oppioidi in commercio (tra cui la morfina e il metadone), la cui pericolosità socia­le è nettamente inferiore. Il successo dell’eroina pare sia legato soprattutto al suo nome, Heroin, che in tutte le lingue suggerisce l’idea dell’invincibilità, della divinità. Intere generazioni, durante gli anni '60, '70, '80 ne fecero uso: molti i personaggi della scena artistica, letteraria e musicale. In Italia l’uso di eroina si è diffuso notevolmente negli anni 1975-76. Nel 1977 è stata inserita in tabella I, che comprende le cosiddette "sostanze pesanti", nonché illegali. Il mercato di eroina è attualmente illegale; i principali paesi produttori sono il Triangolo d'oro (Laos, ex Birmania, Thailandia) e la Mezzaluna d'oro (Iran, Pakistan, Afghanistan).

 

Sai cosa fa?

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Le iniezioni endovenose producono l’effetto più intenso e lo stato di euforia subentra molto rapidamente (dai 7 agli 8 secondi), mentre le iniezioni intramuscolari producono un sopraggiungere più lento dello stato di euforia (dai 5 agli 8 minuti). Quando l'eroina viene sniffata o fumata, l'apice del suo effetto viene raggiunto solitamente dopo 10 - 15 minuti. Benché fumare o sniffare eroina non produca effetti altrettanto rapidi dell'iniezione endovenosa, tutte le forme di somministrazione dell'eroina provocano assuefazione.

 

Effetti

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Poco dopo l'iniezione (o inalazione) l'eroina attraversa le barriere cerebrali e lega rapidamente con specifici recettori cerebrali. Si avverte una sensazione di piacere, in gergo “flash”: una "scossa" al Sistema Nervoso Centrale che viene descritto come "un orgasmo nello stomaco, un venire dappertutto". L'intensità di questo flash dipende dalla quantità di droga assunta e dalla rapidità con cui la droga raggiunge il cervello e lega con i recettori. Il "flash" è solitamente accompagnato da vampate di calore sulla pelle, labbra secche, miosi (pupille a spillo), pesantezza delle articolazioni, che possono essere accompagnati da nausea, vomito e forte prurito. Le funzioni mentali sono annebbiate, le funzioni cardiache e respiratorie rallentano notevolmente; solitamente si accusa sonnolenza per diverse ore. L’uso di eroina causa anche stitichezza, diminuzione dell'ovulazione ed irregolarità o mancanza delle mestruazioni. L'effetto psicoattivo tipico dell'eroina è l'analgesia, con la riduzione della sensibilità e della risposta emotiva al dolore, fisico e psicologico: sei consapevole del tuo dolore ma questo non ti riguarda e non ti preoccupa, ne sei "distaccato". Altri effetti sono una pacifica euforia, una sensazione di benessere molto intenso e di tranquillo distacco. Un’altra caratteristica riguarda il cosiddetto "teatro interno": quando il consumatore di eroina pare assopito, in realtà non dorme ma assiste a visioni di cui non è partecipe (come per le visioni psichedeliche) ma semplice "spettatore".

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Occhio però!!

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L’effetto più nocivo dell'abuso di eroina è la dipendenza: un disagio cronico caratterizzato da un incontrollabile ricerca ed uso compulsivo della sostanza, associato a cambiamenti neurochimici e molecolari nel cervello. Il primo scopo nella vita dell'eroinomane diviene la ricerca della droga: viene impiegato sempre più tempo ed energia per procurarsi la dose. Il corpo si abitua alla sostanza e se l'uso di eroina si interrompe bruscamente si presentano i sintomi dell’astinenza che raggiungono l'apice dalle 24 alle 48 ore dopo l'assunzione dell'ultima dose, riducendosi dopo circa una settimana: agitazione, dolori ai muscoli e alle ossa, insonnia, diarrea, vomito, brividi di freddo, pelle d'oca e tremolio alle gambe. In alcuni casi possono persistere per molti mesi. La crisi d'astinenza causata dall'eroina non è mai fatale per gli adulti in buona salute, ma può causare la morte del feto nella donna incinta. In passato si credeva che la dipendenza fisica e l'insorgere dei sintomi della crisi d'astinenza fossero il motivo che spingeva una persona a continuare ad usare droghe: in realtà desiderio e ricadute possono manifestarsi settimane e mesi dopo che i sintomi della crisi d'astinenza sono spariti.

 

Rischi

Il rischio maggiore, anche nella prima assunzione, è l'overdose, che si manifesta con coma (sonno profondo da cui non si può essere risvegliati coi normali stimoli), miosi (pupille a forma di spillo) e depressione respiratoria (il respiro si fa impercettibile, con pochi battiti al minuto). Va curata immediatamente, pena la morte per asfissia. Non è necessario essere tossicodipendenti per incappare in un’overdose, anzi, se non si è assuefatti (o perché ci si è disintossicati o perché non si è ancora sviluppata tolleranza) questo rischio è molto elevato. Il rischio di overdose è esponenzialmente più alto se l'eroina è sniffata o iniettata. L'iniezione endovenosa inoltre aumenta esponenzialmente il rischio di contrarre malattie e virus trasmissibili attraverso lo scambio di siringhe (AIDS, epatiti B e C), di contrarre infezioni attraverso l'uso di strumenti non sterili (cucchiaino, filtro etc.). Inoltre, l'immissione violenta nell'organismo di sostanze da taglio o di eccipienti di cui non si è a conoscenza, può provocare reazioni fisiologiche imprevedibili: molti degli additivi dell'eroina di strada comprendono sostanze che non si dissolvono rapidamente e producono un intasamento dei vasi sanguigni con conseguenti danni ai polmoni, al fegato, ai reni ed al cervello.

Se viene sniffata utilizzando materiale non sterile (cannucce riutilizzate e banconote), aumenta il rischio di contrarre infezioni come l'epatite B.

Le conseguenze mediche dell'abuso cronico di eroina comprendono vene segnate da cicatrici, infezioni dei vasi sanguigni e delle valvole cardiache, ascessi ed altre infezioni dei tessuti molli, malattie renali o del fegato. Altre complicazioni possono derivare dal cattivo stato di salute del tossicodipendente.

 

...E ora tutelati!

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Ø  Non assumere eroina se soffri di problemi cardiaci, respiratori o nervosi.

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Ø  Non si può conoscere a priori il grado di purezza dell'eroina di strada e le sostanze con cui è stata tagliata.

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Ø  Se vai all'estero o cambi zona stai attento perché, in luoghi diversi, la percentuale di principio attivo potrebbe essere più alta di quella a cui sei abituato e potresti incorrere nel rischio di overdose.

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Ø  Le prime volte assumi quantità inferiori di coloro che consumano la sostanza con regolarità: il tuo corpo non conosce la sostanza ed esagerare ti può causare effetti spiacevoli o addirittura l'overdose.

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Ø  Se è trascorso diverso tempo dall'ultima assunzione aumenta il rischio di overdose: occhio alle dosi e riparti dal basso!

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Ø  Se ti inietti eroina utilizza sempre materiale sterile, non scambiarlo, non riutilizzarlo;

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Ø  Se usi il limone per sciogliere l'eroina accertati che non sia andato a male: può causare febbri e infezioni.

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Ø  Se sniffi usa una cannuccia pulita per tuo uso personale per evitare la trasmissione di eventuali malattie.

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Ø  Evita di mescolare eroina con altre sostanze psicoattive, specie alcol e psicofarmaci (in particolar modo benzodiazepine o barbiturici): anche una dose modesta può essere pericolosa.

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Ø  Spesso l'eroina è usata per ammorbidire il down o diminuire l'effetto di sostanze eccitanti come la cocaina: Attenzione! L'effetto sedativo dell’eroina, sommato al down, può aumentare il rischio di crollo fisico, coma e morte.

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Ø  Dopo aver assunto eroina non svolgere attività e lavori che richiedano attenzione e concentrazione, poiché i riflessi sono rallentati e le capacità attentive ridotte; non metterti alla guida, aumentano i rischi d'incidente ed inoltre rischi d'incorrere nelle sanzioni del Codice della Strada.

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Ø  Se sei incinta o desideri avere un bambino, ricorda che l'eroina, come le altre droghe, raggiunge anche il feto, che può assuefarsi alla sostanza e diventarne dipendente, così da doverne essere disintossicato appena nato.

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Ø  Ricorda: tutti i modi di assunzione comportano un rischio di dipendenza fisica e psicologica, ma tale dipendenza può svilupparsi più lentamente nel caso in cui si fumi o si sniffi.

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Ø  Il metadone è un farmaco utilizzato per il trattamento della dipendenza da eroina; deve essere prescritto dai Servizi che si occupano di tossicodipendenza, i quali definiscono le dosi ed i tempi di assunzione a seconda del tipo di trattamento: per qualsiasi informazione rivolgiti al SerT del tuo territorio.

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Ø  Se pensi che una persona sia in overdose, chiama immediatamente il 118! Intanto rimani con lei, sdraiala su un fianco e cerca di tenerla sveglia. E' importante riferire al medico o al personale dell'ambulanza le sostanze assunte, perché possa essere somministrato il giusto farmaco salvavita. Il naloxone (Narcan) è l'antidoto specifico per l'eroina, consente un rapido recupero del soggetto in overdose e deve essere iniettato al più presto. La persona in overdose deve essere monitorata per alcune ore, poiché il naloxone agisce per breve tempo e possono essere necessarie diverse somministrazioni prima che il paziente sia fuori pericolo. Il naloxone è disponibile presso gli ospedali, molte unità di strada e in tutte le farmacie, dove può essere acquistato anche senza ricetta medica.

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